viaggiando da sola in Bolivia a quasi 5000 metri di altitudine

Come ho trovato il coraggio di viaggiare da sola


Sette anni fa avevo un sogno: viaggiare in Sudamerica da nord a sud, per alcuni mesi, e volevo farlo da sola. Per me era un modo di mettermi alla prova, di vedere se fossi stata capace di vedermela da sola e, in realtà non avevo nemmeno nessuno tra amici o persone vicine che condividessero il mio stesso sogno, quindi, o lo facevo sola, o il mio sogno non si sarebbe mai compiuto.

Se ai tempi già mi seguivate su Incolombia, sapete bene com’è andato a finire quell’anno!

Son sicura molti di voi si chiederanno come ho trovato il coraggio di viaggiare da sola e, detto tra noi, me lo chiedo pur io! 😀 Per questo ho deciso oggi di condividere con voi un po’ di ricordi e di paure che avevo ai tempi e cosa ho fatto per vincerle e realizzare il mio sogno. Spoiler: ancora oggi, che continuo a viaggiare spessissimo da sola, ho sempre un po’ paura, ansia da prestazione e dubbi, ma tutte spariscono nel momento in cui metto il piede dentro l’aereo!

Le mie paure di viaggiare da sola e come ho trovato il coraggio di farlo

io in argentina viaggiando da sola

Paura numero 1: oddio, sono sola, sono davvero sola e non è mai successo! come faccio?

Risposta: sei davvero sicura che non sei mai stata sola?

Questa era la paura che non mi faceva dormire la notte e che mi spaventava da morire. Fino a quando poi ho scritto un elenco di ogni singolo momento della giornata in cui, effettivamente, ero sola.

Iniziamo da quando esco di casa per andare a lavoro: non ho colleghi vicini di casa e il percorso casa-lavoro-casa lo faccio sempre da sola. Cammino a piedi fino alla fermata del bus, lo aspetto da sola perchè molte volte non c’è nessuno, prendo la metro da sola, insieme a migliaia di persone sconosciute (cosa che puo’ capitare in qualsiasi città del mondo X), poi da sola mi reco a lavoro e, udite udite, a volte vado pure a prendere il caffè al bar, pensate un po’, da sola!

Ma i miei momenti di vita da sola non finiscono qui: generalmente vado a fare la spesa da sola, sia perché fondamentalmente vivo da sola (ai tempi condividevo casa con altre persone, quindi avevo comunque la scusa che a casa, effettivamente, sola non lo ero!), sia perché se non ci andassi, per paura di andarci da sola, morirei di fame.

Io vado anche in palestra, e visto che tutte le mie conoscenze o vivono in un altro quartiere, o sono troppo poltrone per andare ad allenarsi, ci vado da sola. E come me, tante altre persone vanno in palestra da sole, tanto si va per sudare, e quando sudi devi stare zitto, quindi no point di stare con altre persone: godiamoci la nostra solitudine!

Una volta che ho capito tutto ciò che nella mia routine giornaliera facevo da sola, mi sono imposta di fare attività sociali, da sola.

Sono andata al museo da sola, e mi è piaciuto! Non sono una grande amante dei musei in generale, e gli guardo velocemente. Andare con una persona appassionata, che si sofferma 10 ore ad osservare ogni dettaglio, mi manda fuori di testa, quindi ecco, meglio andarci da sola, no?

Poi ho iniziato a fare shopping da sola. Notare che io ODIO con tutto il mio cuore fare shopping: compro solo quello di cui davvero ho bisogno e andare in giro a misurare è uno stress pazzesco per me. Quindi, non avere la compagnia di qualcuno, che invece si sofferma a guardare e misurare in ogni negozio, per me è una liberazione!

Ho anche iniziato a fare passeggiate al parco da sola, andare al cinema, fare qualche gita fuori porta nel weekend, sempre da sola.

E sapete cosa ho scoperto?

Che non faceva paura!

Ora, pensate che fare queste stesse attività in un altra città o in un altro paese, sia tanto diverso?

Se la vostra risposta è si, così come era la mia a quei tempi, continuate a leggere quali altre paure mi terrorizzavano e come ho trovato il coraggio di viaggiare da sola!

lezione di sushi mentre viaggiavo da sola in perù

 

Paura numero 2: mi sento male in viaggio e nessuno può aiutarmi

Risposta: prevenire è meglio che curare!

Questa la classifico non come paura, ma come terrore! Avrei rinunciato a tutto per il terrore che mi fosse successo qualcosa e fossi stata da sola, senza potermi muovere! E volete sapere cos’è successo? Che mi sono ammalata in viaggio e stavo davvero male! In realtà è successo più di una volta, ma come vedete, sono ancora qui a parlarne, quindi anche se vi sentite male, a parte eccezioni, è probabile che sopravvivrete anche voi!

Nel mio caso, son stata male in Bolivia, era il 24 Dicembre, avevo appena terminato il tour del Salar de Uyuni e mi era venuta la febbre. Non ce la facevo a stare in piedi e mi son chiusa in un hotel bruttissimo nella città di Uyuni (che già di per se non è bella!), fortuna avevo con me Tachipina, Oki e varie ed eventuali. Così mi son presa un po di medicine e dopo aver sudato come mai in vita mia, ho ripreso coscienza! Il giorno dopo stavo più o meno bene e ho deciso di comprare un biglietto aereo per raggiungere La Paz, invece che spararmi 12 ore di bus via terra.

Puoi leggere tutta l’avvenura del mio viaggio al Salar De Uyuni qui.

Sarebbe andata diversamente se qualcuno fosse stato al mio capezzale? Assolutamente no! Anzi, sarebe stato un peso per l’altra persona, e l’avrei pure contagiata!

La seconda volta in cui mi ricordo di essere stata male in viaggio, ero in compagnia del mio ex compagno. A Lima, ho preso una fortissima intossicazione alimentare, che per una settimana mi ha tenuto tet-a-tet con il bagno. Nonostante questo, mi son sparata molte (moltissime) ore di viaggio in bus tra Perù, Bolivia e Cile, con lui che non capiva il mio disagio e io che sognavo di aver fatto quel viaggio da sola! Vi risparmio i dettagli e le discussioni, ma insomma: sapete quando si dice meglio soli che male accompagnati? Ecco, pensateci bene se avete paura di viaggiare da soli per la paura di trovarvi da soli se state male!

I miei consigli sono prima di tutto (fondamentale): fate un’assicurazione di viaggio, sempre. Non badate a spese e non pensate “tanto a me non succede”. Sicuramente non succede, ma nell’ipotetico caso in cui succedesse, non rischiate di spendere 10.000 euro al giorno per pagare l’ospedale o farle pagare alla vostra famiglia per riportarvi in patria.

Io generalmente uso questa, ma grazie a Dio, non l’ho mai sfruttata.

Secondo consiglio, portatevi medicine. Qualcosa per la febbre, per il mal di gola, per lievi ferite, per la congiuntivite e varie ed eventuali. Poi non dimenticate: le farmacie sono, più o meno, da per tutto. Se non ci fossero farmacie, i locals hanno rimedi naturali che, spesso, funzionano!

Terzo consiglio: se siete paranoici come me, scrivetevi in un foglietto i vostri contatti d’emergenza e mettetelo insieme al passaporto o nella tasca dei pantaloni (in caso non portate il passaporto con voi in giro). Vi succede qualcosa, sanno chi chiamare. Magari scrivete anche la vostra nazionalità, così sanno quale ambasciata chiamare.

Per alleggerire un pò il tema: pensate sempre che, se vi succede qualcosa di grave, voi non ve rendete nemmeno conto, chi ha da sbrigarsela è la vostra famiglia a casa, quindi cercate di rendere la loro vita più facile, in caso (facciamo sempre le corna e tocchiamo ferro), vi succedesse qualcosa.

And last but not least: fidatevi che, se davvero starete male, qualche anima buona che vi aiuterà, ci sarà sempre!

viaggiando da sola in Bolivia a quasi 5000 metri di altitudine

Paura numero 3: mi sento sola.

Risposta: cosa fai a casa per non sentirti sola? Ecco, fallo anche in viaggio!

E se una volta in viaggio, ti senti sola o solo? Viaggiare da soli non sempre è sinonimo di sentirsi soli, così come lo stare in compagnia è sinonimo di sentirsi parte di un gruppo. Riflessioni filosofiche a parte, non sono qui per dirti che dovresti guardarti dentro, riflettere su te stesso ecc. ecc. ecc. No, quello che voglio consigliarti è di prendere spunto da quello che fai, quando sei a casa, per non sentirti solo. Io personalmente, quando capita, cerco di tenermi occupata: cucino, videochiamo qualcuno, guardo le foto dei miei viaggi, leggo un libro, scrivo nel blog, faccio yoga e altre mille attività che mi appassionano e mi tengono impegnata la mente.

In viaggio puoi partecipare a un local tour, fare una lezione di cucina o di ballo, puoi alloggiare in ostello (esistono anche camere private se non ti senti di condividere) e fare qualche attività che propongono oppure attaccare bottone con i proprietari o con altri viaggiatori. Oppure puoi anche partecipare a local meeting, se ne trovano sempre su Couchsurfing e altre app di incontri.

E se ti senti ancora solo e pensi che qualcuno a casa ti possa rallegrare la vita in quel momento: videochiamalo!

io in Colombia giocando a tejo

Paura numero 4: mi perdo

Risposta: la tecnologia ci viene in aiuto!

Parliamo sempre delle cose negative della tecnologia ma spesso non ci rendiamo conto di quanto ha migliorato la nostra vita, sopratutto nei viaggi!

Se non hai molto senso di orientamento, o semplicemente la paura di perderti ti blocca per viaggiare da solo, affidati alle centinaia di app che esistono per aiutarti proprio a non perderti! Prima fra tutte Google map, che io uso sempre nei miei viaggi e non saprei dove andare senza! Puoi anche scaricare le mappe e usarle offline se la connessione è ciò che ti preoccupa. Altrimenti esistono diverse compagnie che ti permettono di usare i dati all’estero o sim ed e-sim, fatte proprio per viaggiare in qualsiasi zona del mondo. Non ho nessuna da consigliarti ora, ma se fai una ricerca su Google, ne troverai diverse.

Pianifica il tuo percorso prima, puoi anche guardare in Street View cosa c’è vicino, per aiutarti con l’orientamento e sentirti più sicuro. Cerca che bus o metro devi prendere, che linea, come arrivare dal punto X al punto Y, ecc. Organizzare ti aiuterà a rendere tutta l’esperienza del viaggio più semplice e a vincere la paura di perderti.

E se poi alla fine ti perdi davvero? Bè chiama un Uber, o un taxi, chiedi alla gente o entra nel negozio più vicino e chiedi aiuto. Insomma, a meno che non sia nel deserto, qualcuno che ti aiuti lo trovi! (ma anche nel deserto qualcuno a un certo punto passerà!).

 

Paura numero 5: mi succede qualcosa

Risposta: evita che ti succeda

Inutile dire che, se hai fatto tutto perchè non succedesse, ma succede comunque, l’unica soluzione è accettarlo con positività, anche nel mezzo della negatività. Sappi che sarà sempre una lezione (e un ricordo) per la vita.

Detto questo: se hai paura che ti succeda “qualcosa”, cerca di evitare che succeda!

Nel mio caso, le mie precauzioni son state: mai bere drink offerti o di cui io non ho visto bene come son stati fatti. Siccome sono super paranoica: non bevevo, punto. Mai mi sono ubriacata (smesso di farlo very long time ago, dopo che un 31 di Dicembre son stata cosi male da riprendermi solo a fine Gennaio! 😀 ). Non fumo, anche perché poi dormo 14 giorni, quindi niente canne. No droghe – nel mio caso mai prese, ma se vi piace farlo, evitate quando siete in viaggio da soli.

Una cosa che faccio ancora oggi e che mi fa sentire sicura spesso, è condividere la mia location con una persona di fiducia a casa, che nel mio caso è Ilaria, una delle mie migliori amiche, che si diverte a mandarmi messaggi “che stai a fa qui, che stai a fa lì, so dove sei, ti vedo”.

Se ancora la paura non vi lascia, fate un corso base di difesa personale. Probabilmente non lo utilizzerete mai, ma è utile sapere cosa fare in caso di necessità – sempre che il vostro istinto ve lo lasci fare. Ho un’amica che in caso di pericolo è capace di fingersi morta pur di non reagire, io invece prendo la prima bottiglia e la spacco in testa all’aggressore – sperando di riuscire poi a scappare via!

Infine, se vedi un vicolo buio: non entrarci! Metà delle tue paure saranno risolte 😉

io in spiaggia in perù

 

Paura numero 6: mi rubano

Risposta: c’è soluzione anche a questo!

So che trovarsi senza passaporto, soldi e tutte le cose personali è orrendo ed è una paura grandissima. Lo era e continua ad esserlo per me. Inutile dire: stai attento! Perchè uno puo stare attento quanto vuole, prendere tutti gli accorgimenti, essere extra paranoico nel controllare le proprie cose, ma se sei nel posto sbagliato al momento sbagliato, può succedere.

La buona notizia è che c’è soluzione anche a questo. E’ una rottura di balls, ma risolvibile.

Prima di tutto, ci sono solo e unicamente 3 cose di fondamentale importanza che porterai con te in viaggio: passaporto, carta di credito e cellulare. Tutto il resto, è ricomprabile!

Se vi rubano il passaporto, il primo step è andare alla Polizia a fare la denuncia. Il secondo, andare all’ambasciata o consolato più vicino e vi daranno un passaporto temporaneo con cui potete continuare il vostro viaggio fino alla fine e tornare in Italia. Una volta a casa, potete rifare il passaporto, presentando copia della denuncia e passaporto temporaneo.

Se vi rubano i soldi e le carte, primo step è bloccare le carte con la banca. Secondo step, avere un familiare o una persona di fiducia a casa che possa inviarvi un po di cash tramite Western Union o qualsiasi altra compagnia per invio soldi all’estero. Quello che devono fare loro è andare in uno di questi negozi, dare i vostri dati, consegnare i soldi, e dopo qualche minuto, voi potete ritirarli dallo stesso negozio nel luogo dove siete. Si paga qualche commissione ovviamente, ma nulla di stratosferico. In alternativa: se in hotel conoscete italiani, potete fare un bonifico nel loro conto e chiedere la cortesia se possono prelevare per te e darti i soldi, eventualmente dietro piccolo compenso.

Se vi rubano il cellulare: lo ricomprate e via! Certo è una palla per tutte le app utili nel viaggio (che si possono scaricare nuovamente), le foto, i contatti ecc. ma è tutto comunque risolvibile.

Tutto il resto si ricompra e via!

Ripeto: non è la cosa più bella venir derubati ed è, decisamente una paura grande e fondata. Ma se si fa tutto per evitarlo, e poi succede comunque: pace, ci sono soluzioni.

Un mio consiglio personale, è indossare quei marsupi che si mettono sotto i vestiti (esiste anche la versione da mettere nel reggiseno per le donne), dove poter tenere le carte e una parte dei contanti. Avendolo addosso, nascosto sotto i vestiti, c’è buona probabilità che, anche in una rapina a mano armata, non se ne accorgano e non ve lo rubino.

E per farvi sentire più tranquilli: si può essere derubati in qualsiasi momento anche nella vostra città, mettetevi l’anima in pace e guardate in faccia questa paura!

 

Paura numero 7: io contro me stessa (e le mie insicurezze personali)

Risposta: solo il viaggio può darti la risposta!

“Oh Dio, lo so, non ho mai viaggaito da sola, e se poi tutte le mie insicurezze vengono a galla e non son capace di gestirle? E se poi sbaglio? E se poi avevano ragione gli altri e viaggiare da soli è stato tutto uno sbaglio?”.

Chi può dirlo?

Nessuno, bravo. Come cantava Battisti: lo scopriremo solo vivendo. Quindi: viaggia!

Io mi riempivo la testa di queste domande esistenziali. Avevo paura di tornare “con la coda tra le gambe”, dovevo e volevo dimostrare (a chi, non te lo so dire) che io potevo farcela. Che io, donna sola, ero capace di viaggiare da sola in Sudamerica, e che tutte le persone che pensavano non ce l’avessi fatta (chi, nuovamente, non so) si sarebbero ricredute.

In realtà il viaggio, e il viaggiare da soli, è molto più di una semplice vacanza o uno spostamento in altro Paese per un periodo di tempo. E’ un’esperienza mistica, altamente personale, in cui nessuno dovrebbe mettere parola se non noi stessi. E’ un’esperienza che varia da persona a persona. Io qui posso condividere quelle che erano (e tutt’ oggi spesso sono) le mie paure, quello che ha funzionato per me e come l’ho vissuta io. Ma non è detto che valga lo stesso per te, sai? Per questo ti dico, prendi queste mie parole come un’ispirazione per riflettere in te stesso, per vedere un punto di vista, ma ricordati che è un’esperienza unicamente tua e solo tu sai cosa funziona e cosa no. Allo stesso tempo, non farti bloccare dalle insicurezze personali. Sappi che ce le abbiamo tutti, ma proprio tutti tutti. Solo che molte persone non ne parlano e fingono. Io per esempio ho paura di parlare in pubblico e sono estremamente timida (pensa che a scuola andavo malissimo perchè per la vergogna di parlare davanti ai miei compagni all’interrogazione, spesso facevo scena muta!). Chi mi conosce, incluso i miei ex compagni, mai direbbero che sono timida, perché in molti contesti riesco a fingere. Fingo di essere una che non ha paura, e mi immagino i miei interlocutori sopra la tazza del bagno facendo la cacca! Vedi che funziona davvero! Pensa agli altri in questa situazione, e ti accorgerai che la paura e l’insicurezza interiore cala.

Per il resto, è solo questione di pratica e di insistere. La sicurezza interiore al 100%, non arriverà mai, a meno che non sia narcisista nato, e pensate di essere Dio. In questo caso, più che viaggiare da solo, ti consiglierei di vedere uno psicologo.

io in Colombia facendo parapendio

Paura numero 8: la gente mi giudica

Risposta: e quindi?

Prima di trovare il coraggio di viaggiare da sola, ero bloccata dai giudizi di tutti, specie della ia famiglia. Sono la più piccola e unica femmina. I miei fratelli hanno le loro famiglie e bambini, una casa, un equilibrio. Io invece ho fatto diversi salti nel buio nella vita, ho cambiato lavoro mille volte, cambiato città, fidanzati, amici, idee e sogni. Mi son sempre sentita diversa e lo sono, perchè TUTTI in questo mondo, siamo diversi.

Ho sempre faticato tanto a capire ed acettare questo e spesso ho fatto di tutto per incastrare nel famoso sistema della società.

Fino a quando un pomeriggio, mentre passeggiavo per spiaggia a Beniamina, in Isreale, osservando quel bellissimo mare azzurro, ho avuto la mia risposta: non devo essere uguale agli altri, nemmeno ai miei fratelli, ai miei cugini, ai miei genitori o ai miei avi. Io sono io, e non devo dare giustificazioni a nessuno per quello che sono.

E così, quando son tornata da quel viaggio, ho fatto il biglietto per il Sudamerica!

Ora, capisco che detto così sembra facile, ma ti capisco e ti sento totalmente, con la tua ansia da prestazione e del “chissà poi cosa pensano gli altri”. Non è facile lasciar andar questa paura. Il mio consiglio è: combattici ogni santo giorno. Il cambiare prospettiva è come accendere l’interruttore della luce: un millesimo di secondo.

Sappi che a NESSUNO gliene importa nulla se mangi da solo, se cammini da solo, se viaggi da solo. Anzi, te lo dico proprio: non ti si fila nessuno! E se pensi che gli altri possano giudicare, ricorda che esiste solo un’entità capace di farlo: Dio. E se non credi in Dio, ancora meglio, visto che non ci sarà proprio nessuno a giudicarti!

La mia domanda invece adesso è: e tu, chi giudichi, e per cosa? Riflettici sù, e se la risposta è quella persona che ti appare quando ti guardi allo specchio, well, viaggia per lavorarci su! 😉

 

Paura numero 9: perdo tempo

Risposta: meglio perdere tempo viaggiando da soli, che in una relazione o un lavoro che ti rende infelice.

Il mio primo viaggio da sola è stato quello in Sudamerica, dove son stata via un anno. Poi ne sono susseguiti molti altri e ora, che ho un lavoro “fisso” viaggio durante le ferie, spesso da sola (perchè mi piace!).

La mia più grande paranoia era il dover stare via da lavoro lungo tempo. Avevo appena inziato il blog Incolombia, avevo un progetto ben preciso, ma per parecchio tempo non mi ha fatto guadagnare 1 solo centesimo. Scrivevo per la passione per la Colombia, per voler condividere la mia esperienza e le mie conoscenze, ma allo stesso tempo stavo imparando tante cose sul digital marketing, copywriting, social media, come gestire un progetto imprenditoriale ecc.

Questo “buco” nel curriculum tuttora non si nota, perchè grazie a questa passione, son riuscita a farci su una vita per 4 anni, quando vivevo in Colombia. Il mio blog, e tutto ciò che girava attorno a esso, mi dava abbastanza per vivere lì. Tutto ciò che ho imparato, è riportato nel mio curriculum e ho avuto accesso a lavori e colloqui, grazie all’esperienza che mi son fatta con il blog.

Non sarebbe stato possibile se non mi fossi buttata in questa avventura da sola.

Sì, avevo paura quando l’ho fatto. Sì, ho pensato che avrei dovuto concentrarmi nel lavoro (ai tempi lavoravo come responsabile in un negozio a Londra), sì, ho pensato che avrei potuto utilizzare quei risparmi come antecipo per un mutuo, sì, ho pensato che “alla mia età, chi mi vorrà più a lavorare”.

Se non dormi la notte per la paura di perdere tempo, pensa a un progetto che puoi  fare mentre viaggi, ti aiuterà a imparare cose che magari non avrai mai il tempo di metterti sotto. E ricorda che gli stage non pagati, hanno lo stesso principio: imparare cose a gratis. Tanto vale farlo per conto tuo, viaggiando!

Se inevce non stai pensando a un viaggio lungo, ma viaggiare durante le ferie da solo: perchè pensi di perdere tempo? Prova magari una settimana, o un fine settimane lungo. Se poi torni, pensando di aver perso tempo, e che sarebbe stato meglio rimanere a casa, aspettare che qualcuno sia disponbiile per viaggiare con te, o fare un viggio di gruppo: bene! Hai scoperto una cosa in più si di te e sul tuo stile di viaggio!

io a Edimburgo, viaggiando da sola in Scozia

Paura numero 10: non mi bastano i soldi

Risposta: risparmia, fatti quattro conti e fai con quello che hai.

Inutile dire che non sono i soldi a fare la felicità, ma sicuramente aiutano. Avere un piano preciso, buoni risparmi e un piano B, C e D è fondamentale.

Nel mio caso, mi ero messa un budget personale di 10.000 euro per viverci un anno. Ho vissuto con qualcosa in meno e ho viaggiato tutto il continente. Conosco persone che non gli son bastati 100.000 euro, e altri che l’hanno fatto con 3.000, quindi il lato economico è una facenda molto personale.

Vedi un pò che spese hai, datti un budget giornaliero e da lì vedi quanto giornalmente riesci a risparmiare per raggiungerlo. Sii creativo e pensa a tante soluzioni: si puo’ dormire gratis facendo intercambi in ostelli, è una cosa che potrebbe fare al caso tuo?

Viaggiando in bus si risparmia rispetto all’aereo, oppure facendo autostop si viaggia gratis. Lo faresti? Puoi risparmiare? Vale la pena?

E’ importante mangiare 5 pasti la giorno? Hai una dieta precisa? Non mangi per strada solo in ristorante? Cucini a casa?

Il miglior modo per vincere la paura di rimanere senza soldi è: pianificare. Pianifica di cosa hai bisogno, a cosa puoi rinunciare e cosa proprio è intoccabile nel budget. E da lì, saprai, su per giù, di quanto hai bisogno per stare tranquillo e pianificare (nuovamente) per risparmiare prima di buttarti in questa avventura del viaggaire soli.

io nella spiaggia la Miel a Panama, viaggiando da sola

 

Queste erano le mie principali paure e come ho trovato il coraggio di viaggiare da sola. E tu, che paura hai? Fammelo sapere nei commenti sotto!

 

 

 

 

 

 

 

 

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