Quando stavo organizzando il mio viaggio in Scozia, stavo impazzendo per capire il miglior giro da fare, affidandomi completamente ai mezzi pubblici!
Ti do una buona notizia: la Scozia è collegata benissimo, tutto funziona alla grande e perfettamente in orario. Prenotando in anticipo si può anche risparmiare dei bei soldini 😉
Oggi voglio condividere con te il mio itinerario dei viaggio in Scozia, in treno e bus.
Partendo da Londra, ho preso il treno perché il volo, tra il tempo che dovevo perdere per andare in aeroporto, fare file, checkin etc. ci metteva alla fine lo stesso tempo, ma con molti più sbattimenti!
Il treno parte da King’s Cross (dove si può fare velocemente una puntatina a farsi una foto al binario 9 e 3/4!) e arriva a Edimburgo in 4 ore e mezzo. Le opzioni più economiche prevedono un cambio (generalmente a Newcastle). La compagnia che viaggia diretto dall’Inghilterra in Scozia di chiama Lner, andata e ritorno l’ho pagato 150£ prenotandolo circa 2 settimane prima.
I primi due giorni gli ho passati ad Edimburgo. Ho dormito al CoDe Pod The Court, un ostello molto figo che si trova in pieno centro storico, proprio accanto alla cattedrale di St Giles, a 5 minuti a piedi dal Castello di Edimburgo.
E’ stato bellissimo arrivare alla stazione di Waverley e salire tra le stradine misteriose del centro per arrivare a questo ostello che si trova all’interno di un ex carcere. Tra i corridoi mi ha dato un po’ di timore, c’è un’atmosfera misteriosa indescrivibile (un po’ come in tutta Edimburgo!) ma le stanze sono carine perché son formate da delle “capsule” con il letto dove ti chiudi dentro con la tendina e hai la tua totale privacy. In più era pulitissimo 😉
Il primo giorno ho fatto un giro in centro, sono andata a vedere il Castello, ma solo da fuori, sia perché bisognava prenotare (c’erano ancora le restrizioni Covid) sia perché costava una cifra esorbitante e, sinceramente, contribuisco abbastanza al mantenimento dei Royal con le tasse che mi levano dallo stipendio 😛
Dope essermi persa un pò tra le stradine del centro e Grassmarket, ho camminato fino ai Meadows. E’ un parco grandissimo, molto molto bello, dove una volta scorrevano diversi canali e la gente veniva qui a lavare. Oggi invece vengono a fare barbecue e rilassarsi. Ne ho approfittato per rilassarmi anch’io e visto che era vicina l’ora di cena, mi son comprata da mangiare in un ristorantino italiano vegetariano e me lo son portata al parco per farmi la cena di benvenuto!
Il ristorantino in qustione si chiama “La Sora Lella Vegan restaurant”, cucina italiana vegana: buonisisma!
Il secondo giorno era domenica, sono andata subito a visitare il Stokebridge market, che si trova nella zona che porta il suo stesso nome, ci si può arrivare camminando 20 minuti dal centro (ho poi scoperto che si può arrivare in qualsiasi luogo della città camminando 20 minuti dal centro!).
Il mercato in sé è molto piccolo (nulla a che vedere con i mercati di Londra!), di interessante da provare: gli huggies – c’è una ragazza (italiana ho poi scoperto!) che gli fa vegani – non sono male ma un pò mazzosi, sono però tipici scozzesi, quindi vale la pena provarli.
Interessante anche la Paella, quella di mare è piena di frutti di mare!
E se avete l’opportunità di portarvi via per cucinare, vendono il pesce freschissimo, pasta fatta a mano e il salmone (che è sottovuoto, quindi volendo si può anche riportare a casa!).
Dopo aver fatto tappa al mercato ho fatto una passeggiata lungo il fiume fino ad arrivare al Dean Village che mi è piaciuto tantissimo!
Ho poi proseguito perdendomi un pò nella natura frastagliata accanto al fiume e quando non si poteva più andare avanti perché il cammino era interrotto, son uscita verso il centro abitato e ho raggiunto una fermata del bus n.26 che mi ha portato a Portobello, la spiaggia degli scozzesi!
Ho avuto la fortuna di capitare in Scozia durante la settimana più calda dell’anno! La spiaggia di Portobello era strapiena di gente, con bambini che correvano a sguazzavano nell’acqua, mentre io ero con felpa e pantaloni, bevendo la mia cioccolata calda chiedendomi che tipo di pelle potessero avere sti ragazzini per non andare in ipotermia nelle fredde acque del mare del Nord!
Portobello è molto carina. In molti blog ho letto che non vale la pena visitarla se si hanno pochi giorni a disposizione, ma secondo me invece è una tappa da fare. Certo magari d’inverno ci si gela un pò, ma ci si può sempre riscaldare con una cioccolata calda, un afternoon tea o un bel piatto di fish & chips al chiuso 😉
La sera, ritornata in centro a Edimburgo, ho fatto il ghost tour, il tour dei fantasmi! Ce ne sono tanti diversi organizzati da diverse agenzie, io ho scelto il più economico, il free tour, e l’ho fatto in Spagnolo.
E’ stato molto interessante, tra l’altro ho scoperto che proprio all’università di Edimburgo c’è una facoltà di Scienze Paranormali, riconosciuta in tutto il mondo, dove si fanno studi su eventi “inspiegabili”. Mi hanno spiegato che si studia molta fisica e psicologia e che si fanno continui studi ed esperimenti. Per quanto possa sembrare assurdo, sembra proprio vero che ci siano dei determinati eventi che la Scienza non possa spiegare e che appartengano, effettivamente, al mondo paranormale, quel mondo parallelo impercettibile, che solo alcuni di noi, particolarmente sensibili, possono captare!
Abbiamo fatto un giro per cimiteri (che sono molto interessanti in realtà!) e luoghi “mistici”. Non voglio dirvi troppi particolari perché vi rovinerei l’esperienza se farete il tour, che, personalmente vi consiglio.
Il lunedì ho preso un bus per Inverness (anche questo prenotato in anticipo con MegaBus per soli 20£ andata e ritorno). In poco più di 3 ore sono arrivata nella capitale delle Highlands, che mi è piaciuta tantissimo!
Inverness è una piccola cittadina sul fiume Ness, anche questa con un castello (chiuso per ristrutturazione) e il mio ostello si trovava proprio qui davanti.
Ho alloggiato al Bazpakers Hostel, anche questo ve lo straconsiglio! E’ molto carino perché ha un giardino con una vista sul fiume e la cattedrale, potete bervi un bicchiere di vino o cenare qui fuori in un’atmosfera totalmente rilassante. I letti sono comodissimi e anche qui con tendina per chiudervi e avere tutta la vostra privacy.
Il primo giorno a Inverness ho fatto un giro di perlustrazione in centro e ho scoperto una libreria carinissima che vende libri di seconda mano. Si trova dentro un edificio antichissimo che una volta era una chiesa ed ha libri di tutti i tipi, addirittura libri dell’800!
La libreria si chiama Leakey’s bookshop. Io mi son portata via un libro di racconti sui fantasmi in Gran Bretagna!
Il giorno dopo era il mio compleanno (per questo il viaggio in Scozia!) e ho fatto un tour all’isola di Skye.
Il tour in se non è economico, ma era la maniera più economica e stress free per visitare l’isola di Skye! Non avendo un’auto vi confido che sarebbe stato un po’ complicato girare l’isola e visitare tutto quello che c’è da esplorare. Mentre con questo tour sono riuscita a vedere tutto, incluso i Fairy Tales, che son delle cascate nel mezzo della natura selvaggia dell’isola. Abbiamo anche fatto tappa al Lago di Ness (Lochness) che era onnipresente nel viaggio da Inverness a Skye e no, non ho visto Nessi, mi dispiace! 😀
- Isola di Skye – Scozia
Il giorno sucesssivo ho fatto una colazione troppo buona in un posto alla fine della via principale (quasi di fronte a Marks & Spencer) che si chiama Girvans. Se arrivate fino a Inverness, dovete assolutamente venire qui!
A me è piaciuto cosi’ tanto che ci son tornata ogni mattina per i successivi tre giorni!
Dopo essermi rifocillata ho fatto un giro in città, ho visto il Victoria Market, che non merita perché sembra il mercatino delle pulci!
Ho dato uno sguardo ai negozietti che vendono kilt e sciarpe in stile scozzese (tartan, in inglese) ma con il caldo che faceva non avevo certo voglia di comprare sciarpe di lana, per quanto fossero di cashmere!
Mentre, degno di nota e da non perdere, è Ness Island. E’ un isoletta in mezzo al fiume, che si raggiunge camminando 15-20 minuti dal centro. E’ una vera e propria foresta, bellissima e con l’aria pura.
Da lì ho raggiunto Whin Park, che è ancora più bello e il Botanic Garden, che, anche se piccolino, merita una visita!
La sera mi son concessa la cena del mio compleanno e sono andata da The Mustard Seed. E’ un locale molto carino dove ho mangiato un salmone top e un apple crumble indimenticabile!
L’ultimo giorno nelle Highlands sono andata a fare una piccola gita fuoriporta. A 45 minuti dal centro di Inverness a Rosemarkie, nella zona chiamata Black Isle. Da qui ho camminato in mezzo alla natura, da sola, senza avere il minimo terrore e senza incontrare nessuno se non un cervo che si è fermato a guardarmi.
Dopo aver fatto il giro di tutta la colina, ho poi capito che avevo sbagliato strada ma in realtà, scendendo nella direzione opposta mi son ritrovata a metà del cammino che porta alle Fairy Glen, delle cascate bellissime che si trovano in mezzo al bosco. Avete presente il suono della cascata nelle musiche di meditazione? Ecco, questo è il posto esatto dove ritrovare se stessi!
Dopo essere rimasta in contemplazione per più di un ora, son tornata indietro al piccolo paesino fino ad arrivare alla spiaggia. Ho fatto una lunga camminata, sempre da sola, senza nessuna paura. Questo per farvi capire quanto sia tranquilla la Scozia!
Mi sono poi fatta una pennichella in spiaggia, dove anche qui i bambini correvano in acqua come se ci fossero 30 gradi – io ho addirittura azzardato a togliermi la maglietta, per poi rimetterla poco dopo, per finire con una pessima abbronzatura da muratore!
Questa sera sono andata a mangiare in un altro posticino carino che si chiama MacGregor. In tempi non Covid mi hanno detto che si esibiscono dal vivo gruppi locali emergenti che fanno principalmente musica celtica. Son sicura sia bellissimo, ma in questa occasione l’unica cosa che ho fatto è stata mangiare un salmone affumicato da piangere da quant’era buono e delle cozze paragonabili a quelle sarde come bontà e grossezza!
Con le Highlands nel cuore sono tornata a Edimburgo. L’ultimo giorno ho visitato Leith, che non avevo fatto in tempo a vedere all’inizio.
A me personalmente non mi ha impressionata, ma quello che mi è piaciuto molto è stata la passeggiata che lo collega al centro della città, lungo il fiume. Se come me siete amanti della natura e vi piace camminare, non perdetevela!
Una delle ultime tappe è stata il cimitero di Greyfriars, che è famosissimo per diverse “apparizioni” (si dice cosi’?) ed eventi paranormali che tutt’oggi accadono qui. Pare sia tra i luoghi più infestati al mondo! Paura?
Bene, vi racconto che mentre passeggiavo tra una lapide e l’altra, a un certo punto ho sentito un rumore di cavalli al trotto, come se stesse passando una carrozza. Mi sono sporta per guardare in fondo ma non vedevo nulla. Ho poi scoperto che in realtà non c’è nessuna strada che passava lì accanto ma solo altri edifici. E non solo, di cavalli nemmeno l’ombra! Cosa sarà stato??
In questo alone di mistero ho terminato la mia giornata mangiando un burrito al parco, con questa bellissima vista del Castello per concludere la mia esperienza in Scozia!
Cosa vi piacerebbe sapere del mio itinerario di viaggio in Scozia?
Fatemelo sapere nei commenti qui sotto!